mercoledì 27 novembre 2019

Eccentriche Abitudini

Stamattina passo di fretta davanti a una pasticceria. L'ho già oltrepassata, ma poi mi fermo e faccio qualche passo indietro perché non sono sicura di aver letto bene. In effetti, come mi sembrava, c'é scritto: 'Oggi strudel di mele e cannella'. Devo aver perso qualche battuta, perché  mi risultava che la cannella fosse un ingrediente imprescindibile dello strudel: come del resto la farina e il burro.
Lo strudel può essere fatto senza mele, infatti esistono strudel di albicocche, ciliegie, semi di papavero (Mohnstrudel), quindi é necessario precisare che é uno strudel di mele...ma non é necessario precisare che c'é la cannella, come non é necessario precisare che ci sono il burro e la farina...
ma certo, così suona più ricco, anche se é uguale a quello delle pasticcerie che, più onestamente, vendono 'solo' strudel di mele (con la cannella sottintesa, e magari i pinoli che hanno un prezzo da mutuo).

Altre eccentricità le ho trovate in alcuni ristoranti alla moda, come in un rinomato ristorate del Collio che presenta lo strudel 'destrutturato': un pezzo di pasta sfoglia, un mucchietto di mele cotte (alla cannella), qualche pinolo di lato...

mercoledì 20 novembre 2019

Un pittore di nome Leonor

Cari aficionados,

siccome le buone abitudini come la lettura si creano da piccoli, oggi vorrei proporvi un libro per ragazzi dal titolo “Un pittore di nome Leonor”, dello storico dell’arte Corrado Premuda. Un libro che oltretutto può essere anche un'azzeccata idea-regalo per le prossime feste di San Nicolo'-Hanoukah-Natale, ma che può essere utile anche per gli adulti, perche' gli appassionati dell'opera di Leonor Fini (pittrice molto più conosciuta in Francia che nella città dove è cresciuta) vi troveranno interessanti accenni, anche se è un libro pensato in primis per i bambini.

Oltre a far conoscere il Personaggio Leonor Fini (personalità eccentrica che aveva affascinato anche il giovane Montanelli ma soprattutto la tout Paris), donna indipendente, emancipata e con un acuto senso di quella che oggi si chiamerebbe la 'mediaticità', nasce a Buenos Aires da padre argentino di origine napoletana e da Malvina Braun, triestina. Eleonora sbarca piccolissima dal bastimento che l'ha riportata dalla natia Argentina a Trieste, accolta dai nonni Braun: appena arrivata a casa loro, la piccola farà un incontro determinante per la sua vita futura: quello con Cioci, l'enorme gatto bianco di casa Braun.

A scuola Leonor è una bambina 'sconveniente', che fa inorridire compagne e maestre per certe sue dichiarazioni come Io sono la figlia di una donna e di un Gatto. Mio padre è nientemeno che Sua Maestà il Gatto, lo provano i miei occhi: guardali, sono occhi felini”.

Oltre ad adombrare il complesso fascino della futura pittrice, Corrado Premuda, fine conoscitore e critico d'arte, ci offre uno spaccato di vita triestina, a cominciare dai nonni Braun: nonno Ferdinando, di nazionalità ugherese era di Zagabria ed era vissuto a lungo a Sarajevo, mentre nonna Augusta era nata a Trieste da genitori dalmati.

Il padre napoletano argentino, Erminio Fini, non amava questa 'strana città' in cui 'si spreca tanto denaro per costruire una nuova sinagoga', e voleva ritornare quanto prima a Buenos Aires. Malvina invece non ha nessuna nostalgia di quella società maschilista e insiste per restare a Trieste, iniziando a provare ad ottenere l'annullamento del matrimonio e l'affidamento della bambina. Erminio Fini tenterà di rapire la figlia e Malvina sarà costretta a farla travestire da bambino, ma sempre come se si trattasse di un gioco: forse qui nasce il gusto per il travestimento che, unito ad un'innegabile eccentricità, sarà un fil rouge nella vita e nell'opera della pittrice.
Paola A. Alzetta

mercoledì 13 novembre 2019

30.11.2019: visita al Borgo Giuseppino

30 novembre 2019, ore 10.30: visita al Borgo Giuseppino

Una passeggiata alla scoperta di angoli suggestivi di questo borgo, ispirato nel nome al più illuminato di tutti gli Asburgo. Scopriremo le curiosità legate ad artisti, architetti e scultori, ma anche ad altre personalità legate a questo luogo, ma anche cosa c'era prima e quali fossero le denominazioni originarie dei luoghi.

Minimo 15 partecipanti, max 25
Quota di partecipazione: € 12
bambini fino a 10 anni in accompagnamento di un adulto: gratis
soci CTT e ABAT: € 8

INFO AL 349 1086117
PRENOTAZIONI ESCLUSIVAMENTE SU paolaalzetta@hotmail.com

20.11.2019: Trieste ebraica

Martedì 20 novembre, ORE 15: visita alla Trieste Ebraica
Scoprire la storia della Trieste ebraica significa scoprire la storia della città di Trieste, i cui la comunità é così profondamente radicata.

Minimo 15 partecipanti, max 30
Quota di partecipazione: € 11 + biglietto d'ingresso alla sinagoga
bambini fino a 10 anni in accompagnamento di un adulto: gratis soci CTT e ABAT: € 8

INFO AL 349 1086117
PRENOTAZIONI ESCLUSIVAMENTE SU paolaalzetta@hotmail.com

lunedì 4 novembre 2019

let's go!


Il titolo di questo blog é una citazione dall'opera di Carolus L.Cergoly ("Le mie bandiere,/ tessude de tormento,/ garrido le ga sempre/ controvento"), autore che mi ha guidata e ispirata per alcune riflessioni. Hoho Trieste!


Prossimamente terrò delle visite guidate sul Borgo Giuseppino, sul Borgo Teresiano e su Trieste Ebraica. Vi aspetto.