Stamattina passo di fretta davanti a una pasticceria. L'ho già oltrepassata, ma poi mi fermo e faccio qualche passo indietro perché non sono sicura di aver letto bene. In effetti, come mi sembrava, c'é scritto: 'Oggi strudel di mele e cannella'. Devo aver perso qualche battuta, perché mi risultava che la cannella fosse un ingrediente imprescindibile dello strudel: come del resto la farina e il burro.
Lo strudel può essere fatto senza mele, infatti esistono strudel di albicocche, ciliegie, semi di papavero (Mohnstrudel), quindi é necessario precisare che é uno strudel di mele...ma non é necessario precisare che c'é la cannella, come non é necessario precisare che ci sono il burro e la farina...
ma certo, così suona più ricco, anche se é uguale a quello delle pasticcerie che, più onestamente, vendono 'solo' strudel di mele (con la cannella sottintesa, e magari i pinoli che hanno un prezzo da mutuo).
Altre eccentricità le ho trovate in alcuni ristoranti alla moda, come in un rinomato ristorate del Collio che presenta lo strudel 'destrutturato': un pezzo di pasta sfoglia, un mucchietto di mele cotte (alla cannella), qualche pinolo di lato...
mercoledì 27 novembre 2019
mercoledì 20 novembre 2019
Un pittore di nome Leonor
Cari
aficionados,
siccome le buone abitudini come la lettura si creano da piccoli, oggi
vorrei proporvi un libro per ragazzi dal titolo “Un pittore di
nome Leonor”, dello storico dell’arte Corrado Premuda. Un libro
che oltretutto può essere anche un'azzeccata idea-regalo per le
prossime feste di San Nicolo'-Hanoukah-Natale, ma che può essere
utile anche per gli adulti, perche' gli appassionati dell'opera di
Leonor Fini (pittrice molto più conosciuta in Francia che nella
città dove è cresciuta) vi troveranno interessanti accenni, anche
se è un libro pensato in primis per i bambini.
Oltre
a far conoscere il Personaggio Leonor Fini (personalità eccentrica
che aveva affascinato anche il giovane Montanelli ma soprattutto la
tout Paris), donna indipendente, emancipata e con un acuto
senso di quella che oggi si chiamerebbe la 'mediaticità', nasce a
Buenos Aires da padre argentino di origine napoletana e da Malvina
Braun, triestina. Eleonora sbarca piccolissima dal bastimento che
l'ha riportata dalla natia Argentina a Trieste, accolta dai nonni
Braun: appena arrivata a casa loro, la piccola farà un incontro
determinante per la sua vita futura: quello con Cioci, l'enorme gatto
bianco di casa Braun.
A
scuola Leonor è una bambina 'sconveniente', che fa inorridire
compagne e maestre per certe sue dichiarazioni come “Io
sono la figlia di una donna e di un Gatto. Mio padre è
nientemeno che Sua Maestà il Gatto, lo provano i miei occhi:
guardali, sono occhi felini”.
Oltre
ad adombrare il complesso fascino della futura pittrice, Corrado
Premuda, fine conoscitore e critico d'arte, ci offre uno spaccato di
vita triestina, a cominciare dai nonni Braun: nonno Ferdinando, di
nazionalità ugherese era di Zagabria ed era vissuto a lungo a
Sarajevo,
mentre nonna Augusta era nata a Trieste da genitori dalmati.
Il
padre napoletano argentino, Erminio Fini, non amava questa 'strana
città' in cui 'si spreca tanto denaro per costruire una nuova
sinagoga', e voleva ritornare quanto prima a Buenos Aires. Malvina
invece non ha nessuna nostalgia di quella società maschilista e
insiste per restare a Trieste, iniziando a provare ad ottenere
l'annullamento del matrimonio e l'affidamento della bambina. Erminio
Fini tenterà di rapire la figlia e Malvina sarà costretta a farla
travestire da bambino, ma sempre come se si trattasse di un gioco:
forse qui nasce il gusto per il travestimento che, unito ad
un'innegabile eccentricità, sarà un fil
rouge
nella vita e nell'opera della pittrice.
Paola A. Alzetta
mercoledì 13 novembre 2019
30.11.2019: visita al Borgo Giuseppino
30 novembre 2019, ore 10.30: visita al Borgo Giuseppino
Una passeggiata alla scoperta di angoli suggestivi di questo borgo, ispirato nel nome al più illuminato di tutti gli Asburgo. Scopriremo le curiosità legate ad artisti, architetti e scultori, ma anche ad altre personalità legate a questo luogo, ma anche cosa c'era prima e quali fossero le denominazioni originarie dei luoghi.
Minimo 15 partecipanti, max 25
Quota di partecipazione: € 12
bambini fino a 10 anni in accompagnamento di un adulto: gratis
soci CTT e ABAT: € 8
INFO AL 349 1086117
20.11.2019: Trieste ebraica
Martedì 20 novembre, ORE 15: visita alla Trieste Ebraica
Scoprire
la storia della Trieste ebraica significa scoprire la storia della
città di Trieste, i cui la comunità é così profondamente
radicata.
Minimo 15 partecipanti, max 30
Quota di partecipazione: € 11 + biglietto d'ingresso alla sinagoga
bambini fino a 10 anni in accompagnamento di un adulto: gratis soci
CTT e ABAT: € 8
INFO AL 349 1086117
PRENOTAZIONI ESCLUSIVAMENTE SU paolaalzetta@hotmail.com
lunedì 4 novembre 2019
let's go!
Il titolo di questo blog é una citazione dall'opera di Carolus L.Cergoly ("Le mie bandiere,/ tessude de tormento,/ garrido le ga sempre/ controvento"), autore che mi ha guidata e ispirata per alcune riflessioni. Hoho Trieste!
Prossimamente terrò delle visite guidate sul Borgo Giuseppino, sul Borgo Teresiano e su Trieste Ebraica. Vi aspetto.
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